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Il coronavirus può sopravvivere sulle superfici a temperatura ambiente fino ad un tempo massimo di 9 giorni, anche se non sono molto resistenti e con detergenti o disinfettanti a base di alcol o acqua ossigenata possono essere eliminati. 

La meta-analisi pubblicata sulla rivista “Journal of Hospital Infection” e curata dai ricercatori della University Medicine Greifswald, in Germania. 

“Non deve creare allarme questo studio tedesco”, ha affermato Gianni Rezza, direttore del Dipartimento malattie Infettive dell’’Istituto Superiore di Sanità poiché la principale fonte di trasmissione non è legata al contatto da superfici.

L’analisi riassume e incrocia di dati di 22 studi, indica che i coronavirus umani come quello della sindrome respiratoria acuta grave (Sars), della sindrome respiratoria del Medio Oriente (Mers) o i coronavirus umani endemici (HCoV, endemic human coronaviruses) possono persistere su superfici inanimate come metallo, vetro o plastica fino a 9 giorni. 

Inoltre secondo le affermazioni di Günter Kampf dell’Istituto di igiene e medicina ambientale dell’ospedale universitario di Greifswald  “le basse temperature e l’umidità dell’aria elevata ne aumentano ulteriormente la durata”.

La buona notizia è che grazie a detergenti a base di candeggina o disinfettanti a base di alcol o acqua ossigenata possono essere facilmente eliminati sia dalle superfici metalliche che dalle plastiche. 

L’Istituto superiore di sanità (Iss), contestualmente ha pubblicato una serie di linee guida per rispondere alle principali domande sorte su coronavirus e superfici:

Quali sono i consigli per gli ambienti chiusi ?

  1. Garantire un buon ricambio d’aria in tutti gli ambienti.
  2. Pulire i diversi ambienti, materiali e arredi utilizzando acqua e sapone e/o alcol etilico 75% e/o ipoclorito di sodio 0,5%.
  3. Gli impianti di ventilazione meccanica controllata (VMC) devono essere tenuti accesi e in buono stato di funzionamento. Tenere sotto controllo i parametri microclimatici (es. temperatura, umidità relativa, CO2).

 

Per maggiori informazioni consultate il documento ufficiale dell’Istituto superiore di Sanità.

Il lavaggio delle mani serve veramente per prevenire l’infezione da coronavirus?

Il lavaggio delle mani ha lo scopo di garantire un’adeguata pulizia e igiene delle mani attraverso una azione meccanica. Per l’igiene delle mani è sufficiente il comune sapone. In assenza di acqua si può ricorrere ai cosiddetti igienizzanti per le mani, a base alcolica.

Si ricorda che una corretta igiene delle mani richiede che si dedichi a questa operazione non meno di 40-60 secondi se si è optato per il lavaggio con acqua e sapone e non meno di 30-40 secondi se invece si è optato per l’uso di igienizzanti a base alcolica.


Per maggiori informazioni consultate il
documento de Ministero della Salute.